Frutti pomacei e salute intestinale
I frutti pomacei sono un gruppo di frutti caratterizzati da un torsolo contenente semi, circondato da una polpa commestibile. Questa categoria include mele, pere, pere nashi e cotogne, con molte varietà popolari come Fuji, Gala, Granny Smith e Honeycrisp. I frutti pomacei sono ricchi di fibre e composti vegetali, ma il loro contenuto di FODMAP e zuccheri naturali può influenzare la salute intestinale, soprattutto nelle persone sensibili.
- La maggior parte dei frutti pomacei è ricca di FODMAP, soprattutto per il contenuto di fruttosio e sorbitolo.
- Forniscono fibre sia solubili che insolubili, sostenendo il microbiota intestinale e la regolarità.
- Generalmente poveri di istamina e non considerati liberatori di istamina o inibitori della DAO.
- Contengono salicilati naturali e, in alcuni casi, livelli moderati di nichel, che possono influenzare le persone sensibili.
- Le allergie sono rare ma può verificarsi la sindrome orale allergica, soprattutto con mele e pere.
- Cucinare o sbucciare i frutti pomacei può migliorarne la tollerabilità in chi ha sensibilità intestinale.
Contenuto di FODMAP nei frutti pomacei
La maggior parte dei frutti pomacei, tra cui mele e pere, è ricca di FODMAP a causa dell’eccesso di fruttosio e sorbitolo. Anche piccole porzioni possono provocare gonfiore, gas o fastidio in chi soffre di IBS o sensibilità ai FODMAP. La cotogna è meno studiata ma potrebbe essere meglio tollerata in piccole quantità. Per chi segue una dieta a basso contenuto di FODMAP, i frutti pomacei sono generalmente da evitare o da limitare a quantità molto ridotte.
Istamina e ammine nei frutti pomacei
I frutti pomacei sono naturalmente poveri di istamina e non sono noti per liberare istamina o bloccare la DAO. Sono quindi adatti alla maggior parte delle persone con intolleranza all’istamina. Tuttavia, le risposte individuali possono variare e alcune persone molto sensibili possono notare sintomi dopo aver consumato alcune varietà.
Contenuto di fibre ed effetti prebiotici
I frutti pomacei sono una buona fonte di fibre sia solubili che insolubili. Mele e pere forniscono pectina, una fibra solubile con proprietà prebiotiche che sostiene i batteri intestinali benefici. La fibra insolubile aumenta il volume delle feci e favorisce la regolarità. Mangiare la buccia aumenta l’apporto di fibre, ma può anche intensificare i sintomi nei soggetti sensibili.
Zuccheri naturali: fruttosio e sorbitolo
Mele, pere e altri frutti pomacei contengono quantità significative di fruttosio e sorbitolo. Questi zuccheri naturali sono scarsamente assorbiti da alcune persone, soprattutto in caso di malassorbimento del fruttosio o sensibilità al sorbitolo. Questa è la principale ragione per cui i frutti pomacei sono ad alto contenuto di FODMAP e possono causare sintomi digestivi.
Salicilati e sensibilità al nichel
I frutti pomacei contengono livelli moderati di salicilati e, in alcuni casi, di nichel. Questi composti vegetali possono causare sintomi in persone sensibili, come irritazione orale, reazioni cutanee o lievi fastidi intestinali. La maggior parte delle persone li tollera bene, ma chi è sensibile dovrebbe monitorare la propria risposta.
Allergie e sindrome orale allergica
Le allergie ai frutti pomacei sono rare, ma la sindrome orale allergica (OAS) è possibile, soprattutto in chi è allergico al polline di betulla. I sintomi possono includere prurito o formicolio in bocca e gola dopo aver mangiato mele o pere crude. Cucinare o sbucciare il frutto può ridurre l’allergenicità e migliorarne la tolleranza.
Preparazione e tollerabilità
I frutti pomacei si consumano spesso crudi, ma cuocerli o infornarli può ridurre il contenuto di FODMAP e renderli più digeribili per chi è sensibile. Sbucciare il frutto può ridurre l’esposizione ad alcuni allergeni e composti vegetali, ma diminuisce anche l’apporto di fibre. La cotogna è particolarmente consigliata cotta o stufata per una migliore digeribilità.
Elenco dei frutti pomacei
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